La degustazione in sala apposita per la stampa, è stata fatta nel mio caso parzialmente alla cieca.
Si è messa a confronto l’annata 2015.
In alcuni casi poi ho voluto approfondire al banco del produttore le tecniche di vinificazione nonché il terroir che ha reso così particolare proprio il loro vino.
Ecco alcuni assaggi che mi hanno conquistato su un totale di 68 degustati: (in ordine alfabetico)
–ACCORDINI – Acinatico (da bottiglia)
Terreni a Fumane
Botti grandi di slavonia da 30 hl (integrate ogni anno con nuove).
Un vino dall’intensa espressività in tutto il suo essere: complesso al naso, dal fruttato succoso, al balsamico e speziato. Strutturato e pieno in bocca.
-La Riserva anno 2011 fa invece 100% barrique francesi per 3 anni.
“perchè il suo è un vino che aggredisce la barrique, e non viene aggredito”
-ALDEGHERI (da bottiglia)
Zona della Valpolicella Classica.
Affinamento per l’85% in botte grande, per il 15% in barrique di 1°-2° e 3° passaggio.
E’ presente una percentuale minima di vitigno ‘dindarella’.
Un vino robusto dove risaltano le amarene sotto spirito e la particolare essenza del balsamico, mentolato.
-BERTANI (da bottiglia)
Amarone della Valpantena
La storia. La tradizione. Non ha bisogno di tante parole.
Eleganza ed equilibrio. Profumi delicatamente intensi e che ti prendono con il loro fascino.
-CA’ DEI MAGHI (da bottiglia)
Siamo a Fumane in zona classica.
La vite storicamente è qui presente fin dal 1700.
Si distingue da tutti gli altri in degustazione perchè molto floreale: profumo e sapore di Rosa …elegante e stupendo!
Mi ha colpito anche l’assaggio del Cru della zona di S.Urbano anno 2012….nell’attesa di poterlo riassaggiare alla luce del famoso tramonto settembrino di quei panorami mozzafiato!
-MARINELLA CAMERANI (prelievo da botte)
Dei due assaggi ricordo il “botte57” per la particolare nota affumicata, che mi raccontano essere trasmessa dai terreni calcarei e minerali del luogo.
Sono 20 ettari di vitigni a Mezzane.
Il 1° biodinamico e biologico certificato Demeter in Valpolicella.
Questo significa maggiore presenza del viticoltore e maggiore attenzione.
Fermentazione spontanea in tini di legno troncoconici sui 10°C per mantenere gli aromi.
Poi 3-4 anni in botti di rovere.
Assaggio anche l’annata 2010 Corte Sant’Alda.
– I TAMASOTTI (prelievo da botte)
Non ho avuto il tempo di approfondire al banco, ma piacevolmente ricordo ancora il colore granato e tutte le sfumature di pepe! Spezie come se piovessero per un sapore ricco e vellutato.
-ILATIUM (da bottiglia)
Sono 35 ettari di vigneto tra la Valpantena e la Val d’Illasi.
Si evidenzia dagli altri della batteria in assaggio per i profumi terziari di polvere di caffè macinato, tabacco e boisè. Grande equilibrio.
-ROCCOLO GRASSI (da bottiglia)
Sono 9-12.000 le bottiglie prodotte. E sono una garanzia.
Il suo segreto? Un perfetto mix fatto di terreni vulcanici, vigne vecchie di 50 anni (allevate a pergola veronese), le basse rese e una piccola aggiunta di colorata croatina.
Affina 28 mesi in barrique e 2 anni in bottiglia.
Profumatissimo e una bocca che ti dà gran soddisfazione!
-SAN CASSIANO (da bottiglia)
Vitigni coltivati a Mezzane di sotto. Collina a 400 mt altitudine.
Terreni calcarei che trasmettono la balsamicità di erbe officinali.
Affina in barrique di rovere francese (70%) e il restante in rovere americano.
Evoluzione morbida dei tannini e tocco di cioccolato.
Assaggio anche la Riserva 2013 (dove le uve appassiscono per 30 giorni in più e sostano in barrique per 3 anni e mezzo)
Entrambe le bottiglie con un gran bel sorso!
-ZYME’ (prelievo da botte)
Mix complesso al naso. Li trovo tutti i caratteristici e inebrianti profumi dell’Amarone: primari, fermentativi e da affinamento.
In bocca entra con la giusta acidità che ti fa leggermente salivare, poi sale di corpo al centro della lingua, e infine esce la sapidità allungandosi sul finale.
E’ una grandissima conferma!
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