“Sangue d’inverno”….ovvero Anteprima Amarone 2015

img_7782

“Mosto invernale, freddo sangue delle uve” fu definito il primo antenato del vino “Amarone della Valpolicella”.

“Acinatico”  come riportano ancora alcune etichette in memoria del passato.

Nato nel 1936 ed “Amaro” per di più …cioè secco, se si pensa che è nato per errore da un Recioto, passito dolce, dimenticato in botte.

Assaggiare questo ‘Recioto Amaro’ è possibile oggi  domenica (per il pubblico) e domani lunedì (per operatori di settore) al Palazzo della Gran Guardia di Verona.

La giornata di sabato invece, interamente dedicata alla stampa, ha dato inizio a questo consolidato appuntamento del Consorzio Tutela Vini della Valpolicella giunto alla 16^ edizione.

Stendiamo il tappeto rosso al Presidente del Consorzio della Valpolicella Andrea Sartori e al Ministro delle Politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo Sen Gian Marco Centinaio che hanno introdotto a questo evento inaugurale con la presentazione dell’annata 2015 e l’approfodimento a tema “ Brand, valore, export e turismo: il poker per l’Italia nel calice”.

A seguire “Redpassion e sorsi di cultura con Giordani Bruno Guerri, scrittore giornalista e storico e Laura Delli Colli giornalista e scrittrice.

Quest’anno con partecipazione all’evento delle preparazioni culinarie del ristorante “Nicolis” e dei dolci lievitati di “Infermentum” entrambi di Verona.

img_7833

Lasciando il ricordo del 2014, un’annata che ha lasciato grandi dubbi, assistiamo a “Un ottima Annata” come recita il famoso film del regista Ridley Scott (2006).

Ecco come definire quella del 2015, che sarà ricordata come un’annata fortunata per l’Amarone.

Grazie a un’estate straordinaria, alla buona maturazione dell’uva, la vendemmia 2015 è stata eccezionale sia per qualità che per quantità, con una produzione di Amarone che è andata molto vicino ai 14 milioni di bottiglie!

img_7830-1

Essendo un’Anteprima, assaggiamo dei vini che escono esattamente appena terminato il periodo minimo previsto dal disciplinare per il commercio. Alcuni campioni invece presi direttamente dalla botte. Tutti vini che avrebbero bisogno di tempo di riposo per armonizzarsi ed esprimere il vero potenziale.

Va considerato poi che soprattutto i grandi vini hanno notevoli evoluzioni in bottiglia: qualcuno può essere più o meno pronto di altri.

Soprattutto se pensiamo che è un vino che si presta all’invecchiamento e possiamo dimenticarcelo in cantina anche oltre 20 anni, se ben conservato.

Vero è che se il “buongiorno si vede dal mattino”, già adesso si evidenziano le buone promesse!

Vendemmia a fine settembre/primi di ottobre, i grappoli selezionati e ben maturi vengo fatti appassire su graticci in solai/fruttai areati, o in cassette in appositi locali ben ventilati. Appassimento di 100/120 giorni per una concentrazione zuccherina del 25/30%. In questa fase c’è lo sviluppo del famoso ‘resveratrolo’ così utile a pulire le arterie. Segue la pigiatura in gennaio/febbraio e un lungo contatto con le bucce. Affinamento in botti grandi di rovere di Slavonia o in più piccole barrique. Adeguato riposo in bottiglia. Tutto ben stabilito da apposito disciplinare.

Varie le filosofie, gli stili, dal tradizionale all’innovativo, vari gli ‘ingredienti ‘ che rendono magica questa DOCG. Oggi dalle parole di chi è in prima linea è trapelato tutto il loro amore per la vite.

 

Sono complesse le emozioni  provate per “questo piccolo grande amore” come canta Claudio Baglioni.

Al naso spesso emerge una timida rosa appassita, lasciando subito spazio all’espressione del vitigno più importante: la colorata Corvina! Tripudio di frutti maturi e marmellatosi, quali l’amarena, la prugna, il ribes, la ciliegia di tutti i colori, sciroppata e sotto spirito.

Seguono effluvi di balsamica menta che ricorda quei particolari cioccolatini …

L’affinamento in legno grande (metodo tradizionale) cede talvolta sentori di sottobosco, mentre le piccole barrique (metodo innovativo) possono lasciare spazio a percezioni di terziario più ampie come fondi di caffè, tostato, cacao, cioccolato. In qualche caso mi è capitato di immaginare una scatola da sigari e il profumo di foglia di tabacco…magari impreziosito dalla vaniglia.

Parliamo di profumi primari invece se si percepisce lo speziato del Corvinone con il pepe verde, la noce moscata, la cannella.

Il vitigno Rondinella è anch’esso fondamentale per la sua capacità di accumulare zuccheri.

Qualche volta è presente una piccola percentuale di altri vitigni, in particolare di Molinara che conferisce eleganza e sapidità.

img_7855
http://www.consorziovalpolicella.it

Parliamone di questi territori veronesi vocati agli autoctoni Corvina, Corvinone, Rondinella e Molinara….e capaci di trasmettere al vino tutta la sua armoniosa rotondità, il caldo velluto sul palato e tannini rotondi piacevolissimi. Ottimi vini capaci di raccontare il territorio e di far percepire al calice tutta la passione con cui sono stati concepiti.

Elegante e qualche volta un po’ ruffiano: quel che resta comunque è la sostanziale realtà, che l’Amarone della Valpolicella sia comunque uno dei più grandi vini da meditazione nel mondo!

img_7795-1

Ecco alcuni assaggi che mi hanno conquistato:  Anteprima Amarone 2015 : Appunti di degustazione

Gallery dell’evento: Anteprima Amarone 2015: Gallery fotografica

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...