Un posto d’atmosfera… immersi in altri tempi… agricoltore puro Marko.
Siamo in anticipo, lo attendiamo gustandoci un Malvasia 2015 dal profumo di erbe aromatiche, cedro candito, miele. Specialmente la menta ritorna in bocca mescolata a sapidità e freschezza.
Abbinamento perfetto con il piatto di formaggio fresco di capra, menta fresca, finocchietto selvatico e rosmarino! Grande accoglienza!
Marko ci accoglie proseguendo con la Malvasia (2014, 2011)
e il Quattro Stati (viti di 100 anni)!
Altro autoctono friulano: Vitovska (2016, 2015)
Affinamento in legno, si conferma sempre forte il sentore di pietra.
“Carso terra dei contrasti” … prosegue…”Qua si soffre e quindi le cose si fanno bene…” riecheggia ancora nella mia mente.
Viticoltura naturale il più possibile, lievito di cantina, pochissimi solfiti! Neanche a crederci.
Apre il Terrano. Quanta potenza …è un vino che segna l’anima!
Un rosso rubino che segna di rosso il bicchiere e il decanter.
Terrano 2015 da viti 30 anni, ribes mirtillo mora, metallico.
Due anni in tonneau.
Terrano 2015 da viti 50 anni, più caldo alcolico e rotondo.
Terrano 2016…. il terrano è una spremuta di frutta!
Rispecchia il territorio, è l’uva, ci dice Marko.
Un vino che sa di poesia, te ne accorgi dal primo assaggio… niente a che vedere con i blasonati e artificiali , seppur buoni,… è tutta un’altra storia…
Poesia che traspare nelle etichette autobiografiche , che segnano una filosofia di vita.
Grazie a Marko e al tempo che ci ha dedicato,
è il tempo che da’ alle sue viti,
una a una,
potando e seguendo pianta per pianta,
perché ciascuna ha un terreno diverso,
metro per metro,
…seguire l’intuizione il Suo segreto.