Domenica 2 giugno 2019. Montegalda (VI)
Che sia il più semplice metodo charmat o martinotti, oppure il più fine metodo classico o champenoise, oggi gli spumanti sono i protagonisti a Bollicine wine experience.
Sesta edizione e nuova location per l’evento dedicato agli spumanti: ci troviamo nella cinquecentesca Villa Palazzon di Colzé di Montegalda (Vicenza) che si è vestita di eleganti e preziose bollicine per merito di Ais Veneto.
Durante la giornata è stato possibile partecipare a laboratori di mixology dedicati alla preparazione di cocktail a base spumante. Per la prima volta è stato ospitato anche il concorso regionale Ais dedicato alla tecnica della sciabolata, decretando il migliore Sommelier Veneto nel servizio alla Sabrage. Accanto agli stand una fornita area food con alcune specialità del vicentino e piatti di finger food di eccellenze gastronomiche del territorio, allietati da concerti di musica dal vivo durante la serata.
Siamo stati avvolti dalle mille bolle dei più importanti produttori italiani e stranieri. Tra le cantine presenti al banco d’assaggio erano presenti le maggiori firme del perlage mondiale come Pol Roger, Beaufort e Laurent Perrier, fino ai grandi nomi dello spumante italiano come Ferrari, Berlucchi e Mosnel. A seguire nel pomeriggio le prestigiose degustazioni guidate dei migliori Champagne del mondo: “Moet & Chandon & Dom Perignon” e “KRUG”.
Eleganti seduzioni che indossano la luminosità di un perlage!
D’altronde che cosa rende lo champagne così eccezionale? Sono le bolle!
Ecco come spiega l’importanza del perlage il vignaiolo Pascal Morel: “Che siano grandi, piccole o fini, lente o vive, con il loro movimento danno la vita allo champagne. Osservatele, lasciatevi meravigliare. Ascoltatele, vi canteranno la oro gioia di vivere. Sentitele, libereranno tutti i loro aromi. Mettetele in bocca, libereranno la loro estrema raffinatezza. Lo champagne è l’unico vino che fa intervenire tutti e cinque i sensi: è realmente un vino eccezionale….grazie alle bolle!”
La bolla, questa microscopica sfera che appena appare… già scompare. Lascia trasparire che il momento presente è illusorio. Effimera, ma accattivante.
Appena versate nel bicchiere le centinaia di bolle scoppiano in superficie, è l’ effervescenza a creare una misteriosa nebbia che veicola nel bicchiere delle vere e proprie sensazioni: l’anidride carbonica che si lega alle bolle lascia la bocca leggermente amaricante, favorisce la percezione dell’acidità, è pungente nella deglutizione.
E’ il suono stesso, lo scoppiettio, che ci riporta ai momenti di festa. E’ simbolo di successo. Un vino che nelle serate d’amore è indubbiamente messaggero di piacere e sensualità.
Ma vi siete mai chiesti quante bollicine ci sono in una bottiglia di spumante?
E’ stato studiato nel caso dello champagne un potenziale tecnico di oltre 10 milioni di bolle per bicchiere!
In realtà appena viene versato il vino, una parte del gas fuoriesce per il fenomeno della libera diffusione. (che rappresenta crca l’80% di uno champagne) e quindi con 1 emissione effettiva di 2 milioni di bolle per calice. Durante Il viaggio di risalita le bolle microscopiche aumentano di volume per l’intrappolamento di anidride carbonica disciolta nel vino. Il tutto con una accelerazione di velocità per cui la bolla raggiunge la superficie in alcuni decimi di secondo. Arriveranno in superficie con un diametro di circa 1 millimetro. La differenza di pressione poi spingerà le bolle alla formazione del “cordone di bolle”, avvicinandosi alla circonferenza del bicchiere.
Potremmo star qui a disquisire sulla migliore forma del bicchiere, sul suo lavaggio corretto, sul modo in cui il vino viene versato: tutte variabili che possono in qualche modo influenzare il perlage dello spumante.
Ma l’essenziale è e rimane, comunque, che le bollicine lasciano in bocca sensazioni magiche!
Link alla Gallery fotografica di Bollicine Wine experience
Link alle degustazioni guidate Moet & Chandon & Dom Perignon e KRUG
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